Gli ordini professionali ritornano nel conto annuale Pa
10 Luglio 2023 - Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi+ Enti Locali - di Tiziano Grandelli e Mirco Zamberlan
In breve
La novità è un effetto collaterale delle modifiche nella conversione al Dl 75
Gli ordini professionali, in qualità di Pa, devono redigere il conto annuale del personale? La risposta è ora affermativa, fino a pochi giorni fa era negativa mentre l’anno scorso positiva. Ricostruiamo la storia.
Nel 2019, la Rgs ha imposto agli ordini l’obbligo di compilazione del conto annuale 2018 in quanto enti pubblici non economici e quindi Pa. Su questo presupposto venivano assoggetti alla rendicontazione della spesa di personale prevista dall’articolo 60 del Dlgs 165/2001. L'indicazione è stata riconfermata in tutte le successive circolari fino al 2022.
La presa di posizione del 2019 non è stata gradita dal mondo ordinistico tanto che, nello stesso anno, è stata impugnata al Tar Lazio. Nel novembre scorso il Tar (sentenza 14283/2022) accoglie la tesi dei ricorrenti. La motivazione è legata all’articolo 2, comma 2-bis, del Dl 101/2013, il quale prevede che gli ordini , pur rientrando nella definizione di Pa, devono solo adeguarsi ai principi del Testo unico sul pubblico impiego. Per la razionalizzazione della spesa, devono adeguarsi ai soli principi generali che siano «ad essi relativi» in quanto «tali soggetti non gravano sulla finanza pubblica». La sentenza conclude che il conto annuale non può essere esteso agli ordini in quanto manca «una disciplina ad hoc». Tornando al quesito iniziale si può concludere che, dal novembre scorso, gli ordini non avevano alcun obbligo di redigere il conto annuale. Tanto è vero quest'anno le istruzioni al conto annuale non richiamano più gli ordini professionali tra i soggetti obbligati.
La questione sembrava risolta quando, con la legge di conversione del Dl 75/2023 in vigore dal 22 giugno, è modificato l’articolo 2, comma 2-bis, del Dl 101/2013 aggiungendo: «Per tali enti e organismi restano fermi gli adempimenti previsti dall’articolo 60, comma 2, del Dlgs 165/2001». Da quella data anche per gli ordini è prevista una norma ad hoc che li assoggetta all’obbligo del conto annuale.
Da qui in poi si aprono alcune domande non di poco conto. La norma si applica dalla data di entrata in vigore, ovvero dal 22 giugno, la circolare sul conto annuale 2023, relativo ai dati 2022, è dell’8 giugno e il termine per l'invio è fissato al 22 luglio. Quest'anno gli ordini devo assolvere a questo adempimento?
Il Mef ha risposto a un quesito confermando l’obbligo già da quest'anno. Non è chiaro se si debbano compilare la tabella 15 e la scheda Sici sui limiti al trattamento accessorio. Negli anni precedenti le circolari escludevano questo obbligo; il Mef non si è ancora espresso.
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